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Pillola n. 56 del 7 settembre 2020

Si corre sul filo di lana per la conversione del d.l. 16.07.2020, n. 76.

Attualmente in attesa della definitiva approvazione della Camera, il Decreto, già passato al vaglio del Senato, contiene la contestatissima norma sulla partecipazione a gare pubbliche in presenza di debiti tributari non definitivi.

Già inserita e poi stralciata in sede di conversione del Decreto Sblocca Cantieri dell’aprile 2019, tale norma attribuisce alle stazioni appaltanti il potere di escludere l’operatore economico nei cui confronti siano riscontrati debiti tributari, contributivi o previdenziali non definitivamente accertati.

La singolarità della novella è accentuata dal fatto che l’unica condizione richiesta ai fini dell’esclusione – la “gravità” delle violazioni – si riduce alla totale irrilevanza: la soglia di euro 5.000,00, utile a definire grave o meno la violazione, è così risibile da dover ritenersi tamquam non esset.

Agognando ad una redenzione in extremis da parte del legislatore, si allega l’attuale formulazione dell’articolo di riferimento. 

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