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Pillola n. 39 del 28 maggio 2020

Con la recentissima risposta ad interpello n. 153 del 27.5.2020 l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni utili chiarimenti in tema di rivalsa IVA da accertamento. Nell’uniformarsi ad una datata circolare (i.e. la n. 35/E del 2013), l’Amministrazione finanziaria ha precisato che - affinchè una società possa recuperare in via di rivalsa la maggiore IVA corrisposta all’Erario, avendo quest’ultima versato quanto dovuto sulla base di accertamenti definiti mediante l’istituto dell’accertamento con adesione - il cedente/prestatore dovrà emettere una fattura o una nota di variazione in aumento. Il documento dovrà essere annotato nel registro soltanto per memoria, in ragione del fatto che l’imposta recuperata a titolo di rivalsa non dovrà partecipare alla liquidazione periodica né tantomeno essere indicata in una posta a debito nella dichiarazione annuale.

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