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Pillola n. 167 del 13 maggio 2022

Con la recentissima sentenza n. 14493 del 9.5.2022 la Suprema Corte di Cassazione conferma un principio consolidato nella giurisprudenza di legittimità in materia di abuso del diritto secondo cui la scelta di un regime fiscale meno oneroso per il contribuente non realizza una fattispecie abusiva se l’Agenzia non prova che il vantaggio fiscale sia indebito ossia contrario allo scopo delle norme tributarie.

Nel caso di specie, una società di capitali aveva acquistato una partecipazione, dalla quale aveva percepito dividendi, detassati al 95%, e, dopo la distribuzione dei dividendi, l’aveva ceduta a terzi, con realizzo di una minusvalenza deducibile. Tale complessiva operazione era stata contestata come abusiva da parte dell’Agenzia in quanto posta in essere in un arco temporale ristretto.

La Cassazione ha, invece, sostenuto che la scelta imprenditoriale di acquisire delle azioni e, poi, di cederle deve essere considerata un legittimo esercizio della libertà di iniziativa economica e, come tale, non sindacabile dall’Ufficio soprattutto se la connotazione abusiva di tale operazione è stata individuata nel solo elemento temporale ristretto di realizzazione della stessa mentre dall’altro lato la peculiarità del caso di specie non consente la prospettazione di mezzi alternativi, più diretti, logici e conformi a criteri di economicità, per raggiungere il medesimo risultato.

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