Interessante l'Ordinanza n. 27745 del 12.10.2021 della Suprema Corte di Cassazione che, pronunciandosi in tema di onere della prova nel caso di contestazione di utilizzo di fatture soggettivamente inesistenti, ha evidenziato la necessità di non basare simili accertamenti su meri indizi che potrebbero indurre gli operatori commerciali a non concludere affari per il timore di partecipare ad una frode fiscale, con grave nocumento per il commercio e per l'economia.
In tale occasione, la Corte ha ricordato che tali accertamenti possono basarsi su presunzioni semplici purché gravi, precisi e concordanti ma non su pochi indizi quali, nel caso di specie, il solo fatto che la società fornitrice non avesse risorse finanziarie e che la contribuente avesse stipulato un'assicurazione a copertura del rischio di mancata consegna delle merci acquistate. Elementi, secondo i giudici, insufficienti a dimostrare la consapevolezza del cessionario alla frode instaurata.