Pillola a cura del Dottor Roberto Janiri
La legge n. 207/2024 (c.d. “Legge di Bilancio 2025”) ha introdotto un'importante modifica in materia di agevolazioni fiscali per la prima casa, estendendo da uno a due anni il periodo entro il quale è possibile vendere un immobile e mantenere i benefici fiscali. In particolare, la modifica all’art. 1, nota II-bis), comma 4-bis, della Tariffa, parte I, allegata al D.P.R. n. 131/1986, consente di conservare l'aliquota agevolata del 2% relativa all'imposta di registro, favorendo così il cambio della prima abitazione e incentivando il mercato immobiliare.
La norma prevedeva che i benefici fiscali per l’acquisto della prima casa sarebbero decaduti se il contribuente avesse ceduto l’immobile prima del decorso di cinque anni dall’acquisto, salvo che entro un anno avesse proceduto all’acquisto di un’altra abitazione principale. Con la modifica normativa, questo termine viene esteso a due anni, offrendo maggiore flessibilità ai contribuenti. In merito a detti benefici, si ricorda che l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 192/2024 ha chiarito che per evitare la decadenza dall’agevolazione, il nuovo acquisto deve riguardare il diritto di piena proprietà e non solo il diritto di usufrutto o di abitazione.
La legge di Bilancio 2025 interviene anche sulla disciplina del Fondo di garanzia per la prima casa, istituito dalla legge n. 147/2013 e gestito da Consap. La principale novità riguarda la restrizione dei beneficiari: il Fondo, che garantisce mutui fino a 250.000 euro per l’acquisto della prima casa, sarà ora riservato esclusivamente a categorie specifiche, ovvero giovani coppie, nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, conduttori di alloggi di proprietà di enti pubblici e giovani con meno di 36 anni. Inoltre, l’accesso al Fondo è stato prorogato fino al 31 dicembre 2027.