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Pillola n. 152 del 23 febbraio 2022

Pillola a cura del Dottor Roberto Janiri

Con la sentenza 4239/2022, la Suprema Corte di Cassazione, ha sancito che, nel caso di accertamento fiscale ad un socio di una società a base ristretta, socio il quale sia receduto dalla società nel periodo che va dall’anno d’imposta oggetto dell’accertamento e il momento di notifica dell’atto impositivo, a questo non può essere contestata la mancata presa in carico dell’atto impositivo, dal momento che egli, non essendo più parte della compagine societaria, non è né tenuto né autorizzato a prendere visione degli atti che sono stati notificati alla società. Quindi, la Suprema Corte di Cassazione ha dichiarato nullo l’avviso di accertamento al socio receduto, relativo ai maggiori redditi di capitale presuntivamente distribuiti, adducendo come motivazione principale, il fatto che questo non può essere semplicemente rinviato per relationem alla motivazione dell’avviso di accertamento indirizzata alla società, ma deve ricevere insieme all’avviso, la documentazione citata o la sua riproduzione almeno nei suoi contenuti essenziali.

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