Nonostante la sua sostituzione, con decorso dal 2020, da parte del meccanismo del credito d'imposta, l'iper ammortamento continua a proiettare i suoi effetti impegnando lo sforzo interpretativo dell'Amministrazione Finanziaria. Con la risposta ad interpello n. 14, l'Agenzia si è pronunciata in merito al recupero dell'agevolazione prevista, in base a quanto disposto dal Decreto Dignità del 2018, nell'ipotesi in cui i beni oggetto dell'agevolazione siano ceduti a titolo oneroso o destinati a strutture produttive situate all'estero. Segnatamente, sussumendo l'interpretazione di tale cessione o destinazione nella definizione di delocalizzazione e sulla base dei dati esposti dall'istante, l'Amministrazione ha scongiurato il "recapture" in quanto i beni destinati a nolo solo temporaneo in territorio estero sono suscettibili di utilizzo in più strutture produttive e consentono, ovunque utilizzati, l'accumulo di dati idonei ad essere elaborati vantaggiosamente per l'azienda istante: una conferma, abbastanza rassicurante, del fatto che il recupero dell'agevolazione sottende necessariamente la perdita di un vantaggio tecnologico per la struttura produttiva italiana.